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Dati e KPI: il nuovo linguaggio del Facility Management

Dati e KPI: la bussola per un Facility Management strategico

Il Facility Management non è più solo una questione operativa: oggi è una leva strategica per aumentare efficienza, contenere i costi e guidare scelte sostenibili. Per riuscirci, serve un linguaggio comune e oggettivo: quello dei dati. I numeri non mentono — e quando sono strutturati in KPI chiari e leggibili, diventano alleati potenti per chi gestisce edifici e infrastrutture.

Dati: da sintomo a strumento di controllo

Una gestione basata su “emergenze” — guasti, interventi reattivi, costi imprevisti — è sempre più insostenibile. Ma i dati possono cambiare le regole del gioco. Monitorando costantemente consumi, interventi, tempi e spazi, è possibile:

  • anticipare criticità prima che diventino costose;
  • scoprire inefficienze dove non si pensava di guardare;
  • valutare fornitori e processi con criteri oggettivi;

migliorare la qualità percepita dei servizi.

KPI: numeri che contano (davvero)

I Key Performance Indicators non sono semplici report: sono l’equivalente di un cruscotto per la gestione tecnica. Alcuni esempi particolarmente utili nel Facility Management:

  • Tempo medio di gestione ticket → misura l’efficacia del servizio.
  • Costo di manutenzione per m² → aiuta a ottimizzare il budget.
  • Indice di utilizzo degli spazi → evidenzia potenziali sprechi.
  • Consumo energetico per edificio → orienta interventi di efficientamento.

Analizzare questi KPI ogni mese permette di passare da una gestione reattiva a una gestione predittiva e strategica.

Dal dato all’azione

Raccogliere dati non basta: serve un sistema che li trasformi in decisioni operative. I KPI servono a rispondere a domande come:

  • Dove conviene investire subito?
  • Quali fornitori stanno davvero performando?
  • Gli spazi sono utilizzati in modo efficiente?
  • Dove possiamo tagliare costi senza perdere qualità?

Senza una lettura attenta, i numeri restano silenziosi. Con il giusto supporto digitale, diventano invece indicatori precisi per guidare ogni scelta.

Digitalizzazione: la chiave per far parlare i numeri

Solo grazie a piattaforme CAFM (Computer Aided Facility Management) come Planon è possibile strutturare e visualizzare in modo chiaro tutte le informazioni rilevanti. Dal tracciamento dei ticket alle scadenze normative, dalla gestione degli asset al controllo energetico, ogni dato trova il suo posto in un unico ambiente integrato.

Il risultato? Meno caos, più visione d’insieme. E soprattutto, più capacità decisionale.

Il futuro del Facility Management è già qui — e parla la lingua dei dati. Dimentica fogli sparsi e report disallineati: oggi servono strumenti affidabili, KPI chiari e una cultura gestionale basata sui fatti. Per amministrazioni pubbliche, aziende e strutture complesse, è il momento di passare da una gestione per urgenze a una governance per obiettivi.

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