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Agenda 2030 e Facility Management: KPI per una sostenibilità misurabile

Agenda 2030 e Facility Management: KPI per una sostenibilità misurabile

La sostenibilità non è più un’aspirazione generica: è un obiettivo concreto, strategico e misurabile. Per aziende e Pubbliche Amministrazioni, oggi la sfida non è solo “essere sostenibili”, ma dimostrarlo attraverso dati reali.

Nel Facility Management, l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite offre una cornice di riferimento chiara per integrare gli obiettivi ambientali, economici e sociali nella gestione quotidiana degli edifici. Ma come capire se le azioni intraprese sono davvero efficaci?

La risposta è nei KPI: indicatori chiave di performance che traducono l’impegno per la sostenibilità in numeri e decisioni.

Perché i KPI sono fondamentali

Senza misurazione non c’è strategia. I KPI sono lo strumento che consente ai facility manager di:

  • monitorare i progressi rispetto agli obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance),

  • individuare inefficienze e priorità d’azione,

  • rendicontare in modo trasparente agli stakeholder,

  • sostenere decisioni basate su dati oggettivi, non percezioni soggettive.

I 6 KPI che fanno davvero la differenza

1. Consumo energetico per metro quadro (kWh/m²)
Misura l’efficienza dell’edificio e l’efficacia degli interventi migliorativi. Collegato agli SDG 7 (Energia pulita) e 13 (Clima).

2. Emissioni di CO₂ equivalenti
Indica l’impatto climatico diretto e indiretto degli immobili. Fondamentale per chi punta alla neutralità carbonica.

3. Percentuale di rifiuti riciclati
Più che un dato ambientale: è un indicatore del livello di responsabilità nella gestione dei materiali.

4. Consumo idrico per occupante o m²
Rivela eventuali sprechi, perdite o possibilità di ottimizzazione della risorsa più preziosa.

5. Rapporto tra manutenzione preventiva e correttiva
Un alto tasso di manutenzione programmata significa meno guasti, meno sprechi e maggiore controllo operativo.

6. Livello di soddisfazione degli utenti
La sostenibilità non è solo ambientale: include benessere, comfort e sicurezza di chi vive quotidianamente gli spazi.

Come costruire un cruscotto KPI utile (davvero)

Per essere davvero utili, i KPI devono essere:

  • chiari: definizioni condivise, no tecnicismi oscuri;

  • misurabili: dati affidabili e accessibili;

  • aggiornati: idealmente in tempo reale;

  • visibili: dashboard intuitive;

  • strategici: connessi agli obiettivi ESG dell’organizzazione.

Il rischio più comune? Avere troppi dati, ma nessuna direzione. La differenza la fa un cruscotto snello, pensato per orientare le scelte.

Il ruolo dei software FM

Strumenti digitali come Planon permettono di:

  • automatizzare la raccolta dati da impianti, sensori, fornitori;

  • integrare KPI ambientali, tecnici e sociali;

  • creare report ESG in linea con gli standard internazionali;

  • monitorare anomalie in tempo reale;

  • trasformare i dati in insight strategici.

Con i KPI giusti, l’Agenda 2030 smette di essere un manifesto e diventa una pratica quotidiana. Il Facility Management evolve così da funzione operativa a leva strategica per la transizione ecologica.

Vuoi capire come impostare un sistema di KPI sostenibili anche nella tua realtà? Contattaci: possiamo aiutarti a costruire un cruscotto su misura per i tuoi edifici, i tuoi obiettivi, il tuo futuro



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